Tutto su biodegradabili ...
La biodegradabilità è il processo naturale di decomposizione della materia organica. 4 elementi concorrono: l'umidità, l'ossigeno, la temperatura ed i microrganismi.
Il Processo :
Biofragmentation: Frammentazione per via biologica del materiale.
Bioassimilation: Incorporazione di molecole o frammenti di molecole per le vie metaboliche dei microrganismi.
Minéralisation: Trasformazione degli elementi primi del materiale in CO2 et/ou CH4, H2O e nuova biomassa.
C'è dunque, grazie a questo processo, réassimilation del materiale iniziale per e nell'ecosistema.
Il compostaggio è l'ottimizzazione del processo di biodegradazione. Ciò consiste in provocare ed ad intrattenere, nei migliori condizioni possibili, ciò che la natura fa già.
Il compostaggio può essere operato in modo industriale, centro di compostaggio: marchio OK Compost, naturale, marchio OK Biodégradable, o ancora in modo individuale, marchio OK Home Compost.
Le bioplastiche sono una nuova famiglia di materiali. Sono dei polimeri generati di risorse vegetali rinnovabili ancora chiamate biopolymères. Questi nuovi materiali sono biodegradabili e devono soddisfare allora le esigenze del norma NF EN13432.
La biodegradabilità conferisce loro un modo di valorizzazione alla fine della vita compatibile con quello di una valorizzazione organica. Questa valorizzazione resta la valorizzazione ottimale alla fine della vita delle applicazioni in bioplastiques per l'origine organica del carbonio che li compone.
I bioplastici contribuiscono per questa proprietà a limitare considerevolmente i fenomeni di accumulo terrestre e marino.
Anche se le prospettive di crescita di questi nuovi materiali sono importanti, i bioplastici non hanno per vocazione a sostituire tutte le plastiche.
" Un materiale è detto 'biodegradabile' se è degradato dai microrganismi. Il risultato di questa degradazione è la formazione di acqua, di CO2 et/ou di CH ed eventualmente, dei sottoprodotti (resti, nuova biomassa, non tossici per l'ambiente naturale. Questa definizione si ritrova in almeno 5 norme in vigore (ISO, CEN)."(ADEME2005).
Le plastiche biodegradabili sono dei materiali conformi a questa definizione quando riempono le esigenze del norma NF En 13432 ciò che è il caso dei bioplastici.
No, se le plastiche di cui è domanda riempono le esigenze del norma NF En 13432 di luglio 2000.
Questa norma definisce le esigenze relative agli imballaggi valorisables per biodegradazione e compostaggio in Francia ed in Europa. Ogni materiale che riempono le esigenze di questa norma sono biodegradabili e compostables.
È importante di fare la distinzione tra materiali riciclabili e materiali riciclati. Per essere riciclato, un materiale riciclabile deve essere raccolto. È solamente a questa condizione che la sua materia sarà valorizzata. Di numerosi prodotti riciclabili non sono per riciclati tanto, errore di essere raccolti.
I bioplastici che hanno per applicazione gli imballaggi riempono le esigenze del norma NF En 13430 e sono di questo fatto riciclabile. Non sono per riciclati tanto.
Queste plastiche comunemente chiamate oxo dégradables addirittura oxo-biodegradabili sono delle plastiche tradizionali di origine fossile, additivés di un agente che ossida per facilitare la loro frammentazione.
Non sono in nessun caso di origine vegetale e non riempono le esigenze del norma NF En 13432. del norma NF En13432.
Cosa prevede la legge francese di transizione energetica ?
Dal 1 ° luglio 2016: sono proibite le scatole monouso di sacchetti di plastica sottili di 50 micron, sia gratuiti o a pagamento (compresi sacchetti biodegradabili).
Dal 1 ° gennaio 2017: il divieto è esteso ai sacchetti non riutilizzabili per il compostaggio domestico (sacchetti di plastica monouso con spessore inferiore a 50 micron), utilizzati per l'imballaggio delle merci nei punti vendita, ad eccezione delle scatole di sacchetti (tra cui borse distribuite sullo scaffale: carni, pesce, frutta e verdura, etc.).
Il contenuto a base biologica dei sacchetti di plastica compostabili di origine vegetale permesso, deve aumentare progressivamente: 30% nel mese di gennaio 2017,
- 40% nel mese di gennaio 2018,
- 50% nel gennaio 2020,
- 60% nel gennaio 2025.
Per essere materiale compostabile deve essere necessariamente:
- Chimicamente degradabile (biodegradazione) e fisicamente (disgregazion)
- Non tossico (non produrre di elementi tossici degradandosi)
La migliore alternativa per ridurre i rifiuti è ovviamente, le borse riutilizzabili.
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I sacchetti di plastica di spessore superiore, attraverso una migliore resistenza, possono inoltre permettere molteplici usi.
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Infine, i sacchetti di carta sono una valida alternativa, anche se la valutazione del loro ciclo di vita, dimostra un impatto ambientale piuttosto negativo.